Mostra
Anche se gli incontri tra pittori
e poeti sono frequenti non sempre essi rispondono a motivazioni
profonde e al senso di un comune destino.
Spesso si tratta di congiunzioni
occasionali o di situazioni forzate che non esprimono una vera
complicità ma un dialogo divagante e ambiguo dove pittura
e poesia si guardano a distanza e non mettono reciprocamente in
gioco la loro differente visione.
Tale rischio sembra del tutto assente nel caso di questo evento
espositivo dove il potere della poesia lascia il segno sulla pittura,
nella stessa misura in cui la pittura ha la libertà di
evocare lo spazio della poesia attraverso l'energia emozionante
del colore.
La relazione stringente tra parole e immagini che scaturisce in
questa mostra di Veronica Menghi riesce a dare il senso della
crescita della "sua" visione pittorica in rapporto al
poema "In tempo di guerra" di Giulio Stocchi: la presenza
del dolore e della morte è la forza trainante del linguaggio
pittorico, l'implacabile istigatrice di segni e di colori sentiti
nel loro urto totale, come un'orda distruttrice che assale le
forme da tutti i punti di vista.
In occasione della mostra "A futura memoria", Milano, Libreria Tikkun, settembre 2000